Per il professionista dipendente della Pa l’Albo non è un costo

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I tribunali tracciano la rotta: in caso di esclusiva l’ente pubblico rimborsa l’iscrizione così come i corsi di formazione e la polizza assicurativa per attività tecniche

I professionisti dipendenti pubblici possono ribaltare sul datore di lavoro il costo dell’iscrizione all’Albo professionale. E ciò, in particolare, se l’attività pubblica viene esercitata in regime di esclusiva. Le spese di iscrizione all’Albo riguardano non solo avvocati e ingegneri, ma tutti coloro che da un lato “firmano”, quali professionisti abilitati, atti della pubblica amministrazione e dall’altro abbiano un vincolo che impedisca l’attività esterna a favore di terzi.

Il caso più recente è quello deciso dal tribunale di Pordenone (sentenza 116 del 6 settembre 2019) e si riferisce ad alcuni infermieri professionali, legati da obbligo di esclusività con una Ausl. In tal caso l’iscrizione all’Albo è stata riconosciuta a carico dell’ente pubblico in quanto è stata ritenuta un requisito indispensabile per lo svolgimento dell’attività.

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