Degli 11,9 milioni di edifici destinati all’attività residenziale in Italia, 5 milioni, il 41%, sono stati realizzati attraverso forme di auto-promozione e di autocostruzione o da figure professionali che nel passato erano quelle del capo-cantiere o del mastro-costruttore – ed è qui, all’interno di questo mondo, che si annida la più parte della produzione abusiva. Altri 4,8 milioni di edifici, il 40% del totale, sono stati progettati dai geometri; 1,3 milioni, l’11%, dagli architetti; 900 mila edifici, infine, dagli ingegneri.
E’ quanto emerge dalla ricerca Cresme/Consiglio Nazionale degli Architetti “Chi ha progettato l’Italia? Ruolo dell’Architettura nella qualità del paesaggio edilizio italiano” presentata a Padova nel corso della Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.