Quante volte chiedendo per quale motivo siano stati eliminati in Italia i minimi tariffari di architetti e ingegneri abbiamo sentito rispondere “Perché lo vuole l’Europa“? Una risposta che per anni ha adagiato le coscienze di chi nel 2006, convinto di eliminare degli inutili paletti atti a limitare la libera concorrenza, ha emanato il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 (c.d. Decreto Bersani), convertito con modificazioni dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale“.
Una risposta che inciampa clamorosamente sui dettami della Direttiva 2006/123/CEdel parlamento europeo e del consiglio del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno, ripresa dalla recente Sentenza della Corte UE 4 luglio 2019, C-377/17 che ha condannato la Repubblica federale di Germania proprio per aver mantenuto tariffe obbligatorie per le prestazioni di progettazione degli architetti e degli ingegneri. Una sentenza che pur condannando la Germania apre scenari molto interessanti per il nostro Paese.