“Oggi è un giorno di profonda tristezza per tutti gli architetti catanzaresi. E’ mancato all’affetto dei Suoi cari e di tutta la nostra comunità l’arch. Nino Zizzi. Figura di prima grandezza della nostra storia. Ineludibile punto di riferimento per tutti noi. Un punto di riferimento professionale, umano, simbolico che non potrà essere sostituito.
Tutti gli architetti catanzaresi oggi sono orfani di colui il quale è sempre stato unanimemente considerato il faro della nostra comunità.
Uomo gentile ed affabile, sempre pronto a sostenere con la Sua grande umanità, la Sua impareggiabile competenza professionale e la Sua profonda esperienza, qualsiasi collega abbia mai avuto bisogno, nel corso della propria carriera, di un aiuto. Si contano probabilmente sulle dita di una mano quelli di noi che non abbiano custodito nel cuore un aneddoto del proprio quasi filiale rapporto con l’Architetto Zizzi.
Uomo dai mille interessi, dalla curiosità inguaribile, dalla gentilezza e dalla signorilità innata. Professionista di una qualità difficilmente pareggiabile. Presidente del nostro Ordine Professionale dal 1978 al 1997. Al Coordinamento degli Ordini degli Architetti della Calabria, Puglia, Campania e Basilicata nel 1997, poi Consigliere e Tesoriere del Consiglio Nazionale degli Architetti dal 1997 al 2010 e presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti della provincia di Catanzaro fino al 2017.
Una figura monumentale che si staglia per cultura, con luminosa grandezza sul panorama di questa Città, di questa Provincia, di questa Regione e di questo Paese.
Ci ha lasciati senza far rumore, nello stesso pacato modo in cui amava vivere, nel giorno del solstizio d’estate. Il giorno più lungo dell’anno, quando nel nostro emisfero il sole raggiunge il punto di massima altezza sull’orizzonte ed a seguito del quale il buio, piano piano, lento ma inesorabile, va guadagnando minuti preziosi sulla luce. E così ci ha lasciati l’arch. Zizzi, attoniti ad osservare il buio che avanza. Nello sgomento. Nello smarrimento di ritrovarci oggi, tutti noi, con sempre meno luce per i giorni a venire, consci di aver perso la guida sicura che ci rasserenava con una parola o con un paternale consiglio quando ne avevamo bisogno.
C’era sempre l’arch. Zizzi. Mai, nei miei ricordi personali, sarei in grado di citare un solo caso in cui non sia stato disponibile a ricevere me o chiunque lo conoscesse. Aspettandolo dietro la porta, senza anticamera, con quel contagioso sorriso e quella voce serena. Lì, ad abbracciarti come tu fossi la visita di un figlio che amorevolmente aspettava da tempo. Fino alla fine dei suoi giorni mortali in studio, a fare quello che amava.
Così lo ricorderò l‘arch. Zizzi, in studio, con la matita in mano a disegnare, sorridente, scherzoso ed affabile, come ha cercato di insegnare a ciascuno di noi che oggi la piangiamo. A ricordarmi che tra colleghi ci si da del tu ed io a giustificarmi per non riuscire a darlo quel tu, a Lei che era pietra d’angolo della nostra comunità.
Il più grande abbraccio si possa immaginare la nostra intera comunità lo porge alla moglie, Signora Rosanna, al figlio Nicola, alla figlia Caterina che ne ha raccolto l’eredità professionale, all’amato nipote che ne tramanda l’onorato nome ed ai parenti tutti che sempre ci saranno cari e troveranno in noi le spalle su cui piangere il loro caro.
A loro ed a tutti gli architetti catanzaresi resta oggi quella prospettiva di crescente buio cui questo triste solstizio ci obbliga.
Buon viaggio Architetto, che Le sia lieve la terra. Cercheremo di portare avanti quei principi di onestà, saggezza ed armonia che hanno guidato la Sua vita e la Sua carriera anche se, mi perdonerà, oggi guardare avanti è davvero difficile. Con immutabile affetto e profonda gratitudine”.
Presidente Ordine Architetti PPC, Prov. Catanzaro