Il Tar Veneto ribadisce che il Comune ha il potere di annullare una DIA/SCIA entro 30 giorni. Chiarimenti anche in merito al termine dell’ordine di demolizione
Con la sentenza n. 985/2019 il Tar Veneto chiarisce i termini entro cui un Comune può bloccare/annullare una SCIA.
I fatti in breve
Un cittadino presentava, nel 2007, una DIA per la realizzazione di un garage pertinenziale: decorsi 30 giorni dal momento in cui la pratica veniva protocollata, l’intervento veniva realizzato.
In seguito (ben oltre i 30 giorni dalla data di protocollo), il Comune gli inviava una nota con la quale lo diffidava dall’esecuzione dei lavori, seguita da un ordine di demolizione delle opere realizzate.
Il proprietario quindi presentava ricorso al Tar Veneto contro la nota del Comune, con i seguenti motivi:
- la diffida dall’esecuzione dei lavori veniva notificata all’interessato tardivamente, in violazione del disposto dell’art. 23 dpr n. 380/2001
- il potere sanzionatorio veniva esercitato mediante l’adozione dell’ordine di demolizione a distanza di due anni dall’esecuzione dell’intervento, in violazione dell’affidamento maturato dall’interessato e in assenza di una adeguata motivazione; inoltre, il Comune non aveva comunicato l’avvio del procedimento, impedendo al ricorrente di sottoporre all’ente le proprie osservazioni.